Giurisprudenza Ordinata Cronologicamente

Cassazione civile, sez. I, 05 dicembre 2017, n. 29116 (Rel. Ceniccola)

"Il decreto di omologa del concordato fallimentare, in assenza di opposizioni ai sensi dell’art. 129, co. 4, L.F. pur non soggetto a gravame è comunque ricorribile in Cassazione ex art. 111 Cost. poiché dotato dei requisiti di definitività e decisorietà.
Nel caso in cui, invece, siano state proposte opposizioni, il decreto di omologazione del concordato è impugnabile con reclamo dinanzi la corte d’appello, ex art. 131 L.F."
Precedente citato sulla prima parte della massima: Cass. 3585/2011
(Antonio Pezzano - IlCodiceDeiConcordati.it)
Norme

Art. 131 L.F. Reclamo


I.
Il decreto del tribunale è reclamabile dinanzi alla corte di appello che pronuncia in camera di consiglio.
II.
Il reclamo è proposto con ricorso da depositarsi nella cancelleria della corte d’appello nel termine perentorio di trenta giorni dalla notificazione del decreto fatta dalla cancelleria del tribunale.
III.
Esso deve contenere i requisiti prescritti dall’articolo 18, secondo comma, numeri 1), 2), 3) e 4).
IV.
Il presidente, nei cinque giorni successivi al deposito del ricorso, designa il relatore, e fissa con decreto l’udienza di comparizione entro sessanta giorni dal deposito del ricorso.
V.
Il ricorso, unitamente al decreto di fissazione dell’udienza, deve essere notificato, a cura del reclamante, entro dieci giorni dalla comunicazione del decreto, al curatore e alle altre parti, che si identificano, se non sono reclamanti, nel fallito, nel proponente e negli opponenti.
VI.
Tra la data della notificazione e quella dell’udienza deve intercorrere un termine non minore di trenta giorni.
VII.
Le parti resistenti devono costituirsi almeno dieci giorni prima della udienza, eleggendo il domicilio nel comune in cui ha sede la corte d’appello.
VIII.
La costituzione si effettua mediante il deposito in cancelleria di una memoria contenente l’espo­sizione delle difese in fatto e in diritto, nonché l’indicazione dei mezzi di prova e dei documenti prodotti.
IX.
L’intervento di qualunque interessato non può aver luogo oltre il termine stabilito per la costituzione delle parti resistenti, con le modalità per queste previste.
X.
All’udienza, il collegio, sentite le parti, assume, anche d’ufficio, i mezzi di prova, eventualmente delegando un suo componente.
XI.
La corte provvede con decreto motivato.
XII.
Il decreto è pubblicato a norma dell’articolo 17 e notificato alle parti, a cura della cancelleria, ed è impugnabile con ricorso per cassazione entro trenta giorni dalla notificazione.
 

 

(1) Articolo sostituito dall’art. 9 del D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169. La modifica si applica ai procedimenti per dichiarazione di fallimento pendenti alla data del 1° gennaio 2008, nonché alle procedure concorsuali e di concordato aperte successivamente (art. 22 D.Lgs. cit.).
Prassi
In questo articolo non sono presenti elementi di prassi.

Legge Fallimentare Completa
TITOLO I
Disposizioni generali
 
TITOLO II
Del fallimento
 
TITOLO III
Del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione

TITOLO IV
Dell’ammissione controllata

TITOLO V
Della liquidazione coatta amministrativa

TITOLO VI
Disposizioni penali

TITOLO VII
Disposizioni transitorie
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